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(g.l.) Ultima replica (per un totale di tre rappresentazioni), di “Turandot” a Pozzuolo del Friuli. Questa sera, 2 settembre, alle 20, nella magnifica cornice di villa Gradenigo Sabbatini (concessa da Ersa Fvg), andrà in scena infatti la seconda replica della famosa opera di Giacomo Puccini che Operaprima-Wien, con la direzione artistica e musicale di Tiziano Duca, ha presentato con grande successo alla prima di venerdì scorso e nella replica di domenica, sempre dinanzi a un foltissimo pubblico. Alla “prima” la rappresentazione, applaudita da non meno di cinquecento persone, è riuscita a salvarsi dall’incombente maltempo. E si spera, ovviamente, che questo possa avvenire anche oggi dopo una notte e una mattinata di pioggia.
Ricordiamo che il maestro Duca coordina più di trecento persone tra cast, musicisti dell’orchestra, coristi, componenti della Filarmonica di Pozzuolo, voci bianche, comparse e volontari. Il cast stesso, invece, è formato dal soprano Natasa Katai, dal tenore Gustavo Porta, dal soprano Gesua Gallifoco, dal basso Diego Maffezzoni, dal tenore Alexander Gallee, dal basso-baritono Giovanni Romeo, nonché dai tenori Sinisa Radin e Mladen Prodan.
Con questa terza rappresentazione si conclude dunque, nella “cittadella dell’opera”, il bellissimo omaggio che tra il 2024 e il 2025 Operaprima-Wien ha voluto tributare al centenario pucciniano, ma anche per rendere la musica lirica sempre più accessibile a tutti. Siamo, infatti, all’ottava edizione di un programma culturale molto impegnativo che quest’anno ha puntato proprio sulla meravigliosa “Turandot”. La grande opera lasciata incompiuta dal compositore colto dalla morte nel 1924 a Bruxelles e portata a compimento da Franco Alfano, il discepolo che ha cercato di interpretare al meglio quelle che fossero le intenzioni del Maestro per concluderne il lavoro.. L’opera fu rappresentata per la prima volta, alla Scala di Milano, nel 1926 e fu un enorme successo: la dirigeva il grande Arturo Toscanini, il quale arrestò la sua bacchetta a metà del terzo atto. E rivolgendosi al pubblico disse: «Qui termina la rappresentazione, perché a questo punto il Maestro è morto»: era il suo omaggio a Giacomo Puccini. E anche la piccola Pozzuolo, in Friuli, ha voluto onorare il Genio di Torre del Lago l’anno scorso con “Gianni Schicchi” e oggi con “Turandot”. E in entrambe le occasioni l’apprezzamento del pubblico è stato enorme e incoraggiante: questa è la strada che Operaprima-Wien deve continuare a seguire con la guida del suo leader, il maestro Tiziano Duca, illustre figlio di Pozzuolo.
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In copertina e all’interno alcune immagini della “prima” di venerdì a Pozzuolo.

